Esistente fin dal XV secolo come Chiesa di S. Angelo si presume sia stata costruita contemporaneamente al castello degli Anguillara. L’edificio fu ristrutturato ed ampliato nel cinquecento, a seguito della realizzazione della via Diritta e del ponte “dei Riario”. Nella sua forma originaria era composta da tre navate dove si trovavano sei cappelle ed una torre campanaria ancora esistente, è la più bassa dei due campanili attualmente esistenti. Fu consacrata a S. Michele Arcangelo nel 1640. Nel 1817 fu completamente distrutta da un incendio. Nel 1823 fu ricostruita su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier ma non ritornò agli antichi splendori. Una delle poche opere superstiti, visibile al centro del Coro, è uno stupendo ciborio in marmo bianco per la custodia dell’Olio Santo. Nella prima cappella di destra si conserva anche un dipinto su tavola della fine del XV secolo raffigurante il S.S. Salvatore. Nella parte terminale della navata sinistra si trova un altare ligneo dove è conservata un’urna dei S.S. Martiri Giuliano, Pontiano, Giacinto e Vittoria qui solennemente traslati nel 1654. La Confraternita di S. Giovanni Evangelista doveva assicurarsi che un lume vi rimanesse sempre acceso. La chiesa era dotata di un organo fin dal 1588 ma l’attuale grande organo a canne risale al 1928. I locali dell’adiacente canonica vennero utilizzati nel tempo come cancelleria e in parte come prigioni, alcune finestre dei locali retrostanti mostrano ancora le antiche inferriate.
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