Piazza Sicilia

La particolare conformazione geologica di Caprarola, con i rioni delimitati dal fosso di Mazzocchio a est e da quello del Pilo o di S. Teresa a ovest, che si trovavano su quote diverse, obbligò il Vignola a progettare dei grandi ponti. Per costruire il Ponte delle Monache, soprastante l’attuale piazza Sicilia, fra il 1560 e il 1563 furono abbattute alcune case nella parte alta della contrada Fornella. Su piazza Sicilia sono ben visibili le strutture pertinenti l’imponente Castello dei di Vico, che qui sorgeva e che sono state inglobate nel Palazzo Fusaro. Nella piazza sorge anche la Fontana detta “delle Tre Cannelle”: costruita nel XV sec. dai Dalla Rovere, come dimostra lo stemma scolpito al centro.

Chiesa di San Rocco

Posta sulla piazza davanti al Palazzo Farnese la chiesa di S. Rocco venne realizzata agli inizi del XVI secolo, ma il suo aspetto attuale deriva da due interventi architettonici, uno risalente alla fine del XVI secolo, l’altro agli anni 1616-1618, quando venne costruito l’attiguo monastero delle Suore Agostiniane. Ha un soffitto a cassettoni dipinto nel quale sono raffigurati al centro la beatificazione di una Santa Agostiniana e negli altri scomparti maggiori gli stemmi araldici del cardinale Odoardo Farnese, committente del restauro dell’inizio del XVII secolo. L’altare centrale si presenta totalmente rifatto e conserva una buona tela eseguita dalla suora Maria Golz e datata 1757, raffigurante la Madonna, S. Rocco, S. Agostino ed altri Santi. Sull’altare di sinistra è conservato un affresco che rappresenta S. Antonio Abate. Nel 1960 è stata adibita a Sacrario dei caduti, apportandovi evidenti modifiche interne.

Palazzo Gherardi

Palazzo Gherardi sorge all’estremità della “via Diritta”, vicino al Palazzo Farnese ed è oggi sede del Comune. La sua costruzione iniziò nel 1573 e fu ampliato, con l’acquisto di immobili vicini alla chiesa di San Rocco, intorno al 1580 per volere di Mattia Gherardi da San Casciano, nominato da papa Paolo III Farnese nel 1535 Mastro Generale delle Poste Pontificie, carica che detenne fino al 1575 e per la quale può essere definito il fondatore del moderno servizio postale pontificio. Il Gherardi sovrintese i lavori del cantiere del Palazzo Farnese e intorno al 1573 iniziò a far realizzare per sé e per suo figlio Marcello una dimora in stile vignolesco, i cui lavori furono terminati nel 1580. Nel 1602 l’edificio fu acquistato dalla Confraternita della Croce e Disciplina per destinarlo a monastero; i lavori di trasformazione del palazzo in convento furono ultimati nel 1611, e il convento, dedicato ai SS. Agostino e Rocco. Confiscato dopo il 1870 e completamente ristrutturato dall’Architetto Iannoni, fu adibito a sede comunale ed abitazioni. Il Palazzo, dopo aver subito numerose ristrutturazioni presenta solo a grandi linee la sua struttura originaria. Notevoli il portale bugnato con lo stemma cittadino e la facciata arricchita da stemmi e lapidi.

Palazzo Farnese

Volgendo lo sguardo alla collina su cui svetta il Palazzo Farnese due sistemi di scale ed un grande piazzale accompagnano la vista su uno degli edifici più maestosi che siano mai stati costruiti in Italia. Isolato ma, allo stesso tempo, integrato armoniosamente col territorio circostante, collegato visivamente alla cittadina e dominante su tutto l’abitato, il Palazzo viene inquadrato dalla Strada Diritta che qui si allarga nella piazza antistante la facciata principale. L’edificio fu commissionato negli anni Venti del Cinquecento dal cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III. Progettato da Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi, fu concepita come una fortezza di forma pentagonale, con muri a scarpa, poderosi bastioni angolari e fossato. La sua costruzione venne interrotta intorno al 1534, in concomitanza con la nomina a pontefice del committente. La ripresa dei lavori avvenne circa vent’anni dopo grazie al cardinale Alessandro Farnese, il nipote maggiore del papa, il quale intese fare della fortezza del nonno una sontuosa e magnifica residenza, affidando la progettazione a Jacopo Barozzi da Vignola, il quale, non si limitò alla continuazione di una struttura già stabilità dal Sangallo, ma eseguì una rielaborazione del tutto originale (fatta esclusione per la forma pentagonale ed i basamenti dei bastioni). La prima notizia documentata della ripresa dei lavori risale al luglio del 1555. Con la nuova direzione dei lavori, furono portate numerose innovazioni architettoniche, nuove prospettive, diversi criteri costruttivi ed audaci scalinate. All’interno della sontuosa dimora lavorarono i migliori pittori dell’epoca e i temi degli affreschi furono ispirati dal letterato Annibal Caro. A cavallo tra il 1941 e il 1942, il Palazzo venne acquisito interamente dallo stato italiano e, dal 1948 al 1955, scelto come residenza estiva del Presidente della Repubblica italiana Luigi Einaudi. Dal luglio 2015 è in consegna al Polo Museale del Lazio, l’ufficio del MIBAC incaricato di gestire quarantasei tra musei e luoghi di cultura della regione.

Palazzo Farnese è dal luglio 2015 in consegna al Polo Museale del Lazio, l’ufficio del MIBAC incaricato di gestire quarantasei tra musei e luoghi di cultura della regione. Il Polo Museale, diretto dalla dott.ssa Gabrielli, nel breve giro di tre anni ha investito e sta investendo circa sei milioni di euro su Caprarola, ripartiti fra manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e valorizzazione. Grazie ad ArtCity 2018, in particolare, Caprarola ha fra l’altro potuto ospitare importanti lavori di musica e di teatro. La risposta del pubblico è stata confortante: nel 2017 Palazzo Farnese ha registrato 71.000 visitatori, rispetto ai 57.000 del 2014 (+19%). I dati del 2018, già ora nella stessa direzione, potranno giovarsi di un ulteriore incremento grazie a una serie di importanti iniziative di carattere scientifico e divulgativo.

Orari:8:30 – 19:30 (ultimo ingresso ore 18:45)

Il parco chiude un’ora prima del tramonto.
Dettaglio orari parco
gennaio: ultimo ingresso ore 15:00 (chiusura ore 16:00)
febbraio: ultimo ingresso ore 15:30 (chiusura ore 16:30)
marzo*: ultimo ingresso ore 16:00 (chiusura ore 17:00)
da aprile a settembre: ultimo ingresso 18:00 (chiusura ore 19:00)
ottobre*: ultimo ingresso ore 17:00 (chiusura ore 18:00)
novembre e dicembre: ultimo ingresso 15:00 (chiusura ore 16:00)
*Fino al cambio dell’ora legale/solare

Giorni di chiusura:Lunedì
1 gennaio, 25 dicembre salvo aperture straordinarie su progetto MiC.
In caso di condizioni meteo avverse il parco rimane chiuso.

Biglietto:
Intero € 10,00
Intero a parco chiuso € 8,00
Agevolato € 2,00 (cittadini UE dai 18 ai 25 anni)
Gratuito (da 0 a 18 anni)
Ulteriori agevolazioni e gratuità sono consultabili nel sito web del Mic.

I biglietti sono acquistabili in contanti presso la biglietteria del museo.
L’introduzione del pagamento elettronico è in via di espletamento.

In base al D.L. 1 giugno 2023 n. 61, art. 14, prorogato con il D.L. 10 agosto 2023, n. 105, art.10, dal 15 giugno al 15 dicembre le tariffe indicate saranno maggiorate di 1 euro a sostegno delle zone alluvionate dell’Emilia Romagna.

 

Visita:Visita libera. Presenza di pannelli informativi in italiano ed in inglese.

È consentito l’ingresso a gruppi di massimo 35 persone più guida. Si raccomanda l’uso di sistemi di radioguida (whisper), obbligatorio per gruppi superiori alle 25 persone.
Per il sabato, la domenica e i giorni festivi è richiesta la prenotazione per i gruppi al numero dedicato +39 0761 646052, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19.

Durata della visita:2 h circa

Consigli per la visita:Si consiglia di organizzare la visita tenendo conto degli orari di accesso al parco.
All’interno dei giardini e del parco monumentale è raccomandato l’uso di calzature comode ed adatte a percorsi con dislivelli ed irregolarità.
È possibile fare foto senza flash e senza cavalletto per usi esclusivamente personali.
È vietato l’ingresso agli animali ad esclusione dei cani guida per ciechi e dei service dog per persone con disabilità.
Presso la biglietteria sono presenti distributori automatici di acqua, snack e bevande calde.
Come arrivare:In auto – da Roma: uscita Cassia Veientana del GRA. Dall’autostrada A1: uscita Magliano Sabina (per chi proviene da sud), uscita Attigliano oppure Orte (per chi proviene da nord).
In bus – collegamenti diretti da Roma-Saxa Rubra o da Viterbo e dintorni.
Parcheggi:Sono presenti parcheggi liberi e a pagamento nelle immediate vicinanze, oltre ad un parcheggio multipiano in via Pietro Belli, 99.
Un parcheggio per bus e camper si trova a circa 500 m dal museo.

Accessibilità:Per i visitatori con ridotte capacità motorie esiste un ingresso dedicato in via San Rocco, che dà accesso direttamente al piano Nobile ed al Giardino d’Inverno (si consiglia di contattare il numero +39 0761 646052 prima dell’arrivo).

Palazzo Farnese
Piazza Farnese, 1
01032 Caprarola (Vt)
tel. 0761 646052